Lo svolgimento di questo rito è come quello del rito delle sabbie.
Fin dai tempi antichi, il sale è conosciuto come conservante e purificante, previene il deterioramento delle sostanze, aggiunge sapore.
Il sale non si rovina, non cambia mai e dura per sempre.
Il sale veniva usato per sigillare contratti indissolubili: stringere un patto di sale significava legarsi ad un’altra persona nella massima lealtà e sincerità perché gli impegni presi non potevano essere spezzati senza prima riuscire a dividere i granelli di uno da quelli dell’altro e poiché ciò non è possibile, il patto di sale è simbolo di un’alleanza infrangibile o di un voto di amore eterno.
Con questo rito inoltre possiamo simbolicamente “aggiungere sale” al matrimonio.
Si possono usare sali colorati, speziati o di diverse provenienze ma a me piace consigliare agli sposi di rubare un po’ di sale dalla cucina delle loro mamme in modo da simboleggiare le loro origini, le tradizioni e i valori delle famiglie di origine.