La gioia condivisa: la partecipazione dei fratelli nelle cerimonie di benvenuto

Nelle famiglie numerose, ogni evento è un’occasione per celebrare insieme, le cerimonie di benvenuto per i nuovi arrivati non fanno eccezione.
Questa occasione speciale diventa ancora più significativa quando le sorelle e/o i fratelli partecipano attivamente, contribuendo a creare un’atmosfera di gioia collettiva e di accoglienza calorosa.

La partecipazione dei fratelli maggiori nelle cerimonie di benvenuto è un simbolo potente dell’unione familiare.

Accettando di avere un ruolo nella cerimonia i bambini e le bambine più grandi offrono il loro sostegno e amore al nuovo membro della famiglia e dimostrano interesse, cura e responsabilità.
Attraverso piccoli gesti, concordati e studiati per adattarsi alle loro possibilità, i fratelli maggiori si fanno portavoce dei valori familiari.

 

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    Posso includere i padrini nella mia cerimonia di benvenuto?

    Si, non è una scelta obbligata ma è sicuramente un bel modo per riconoscere l’importanza di persone che vi sono vicine.
    Data la flessibilità delle cerimonie di benvenuto è possibile scegliere solo un padrino o una madrina, un padrino e una madrina o più padrini e madrine. Affidare questo ruolo ad una persona cara significa chiedergli di impegnarsi ad essere presente nella vita del bambino e a creare con lui un legame diretto e stabile, di essere un punto di riferimento a cui il bambino potrà rivolgersi con fiducia e serenità.
    Padrini e madrine rappresenteranno per il bambino un porto dove trovare amore e protezione, questa scelta aggiunge emozione e significato alla vostra cerimonia. Scegliendo una persona cara come madrina e/o padrino mettete in evidenza il ruolo che queste persone hanno nella vostra vita.
    Durante la cerimonia potremo chiedere ai padrini di leggere una dedica personale o una poesia significativa e potrebbero partecipare al rito simbolico, verranno introdotti e presentati raccontando l’amicizia che vi lega e il ruolo speciale che gli chiedete di assumere.

     

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      Differenze tra una cerimonia di benvenuto e il battesimo

      Il battesimo è un sacramento presente nelle Chiese cristiane.
      Segna l’appartenenza del bambino a Cristo ed è l’inizio di un cammino di fede che i suoi genitori si impegnano a portare avanti. Implica l’appartenenza alla comunità religiosa e il rispetto di alcune norme.
      Una cerimonia di battesimo solitamente si svolge in Chiesa durante la funzione liturgica ed è officiata da un sacerdote.
      Una cerimonia di benvenuto può svolgersi nel luogo e nel momento che meglio si adatta alle esigenze familiari e sarà condotta da una figura laica.
      Un benvenuto non ha implicazioni religiose né civili, non sono previste pratiche né regole a cui attenersi.

      Un Battesimo si focalizza sugli aspetti propriamente religiosi dell’atto. Normalmente è necessario che la famiglia appartenga alla Chiesa locale e ne segua i precetti. Il rito del battesimo prevede il rispetto delle procedure stabilite dalla Chiesa.

      Le cerimonie di benvenuto sono molto libere e personalizzabili. In una cerimonia di benvenuto l’attenzione viene diretta sul bambino e sulla famiglia, sulle emozioni, sulla gioia che ha portato nelle vostre vite l’arrivo di vostro figlio.

      Possiamo aggiungere contenuto religioso in una cerimonia di benvenuto?

      Può capitare che genitori con un credo religioso scelgano una cerimonia di benvenuto e non il battesimo. Questa scelta può essere guidata dalla volontà di lasciare libertà di scelta al bambino o alla presenza nelle famiglie di diverse fedi religiose.
      Se rientrate in un caso simile potreste desiderare aggiungere alla cerimonia elementi che richiamino al vostro credo durante la cerimonia, è possibile farlo ed è possibile aggiungere elementi appartenenti anche a più religioni. Si potrebbe includere il canto di un inno liturgico, la lettura di un testo religioso o un’azione simbolica di ispirazione religiosa.
      Personalmente ritengo importante gestire queste aggiunte nel rispetto dei culti in questione affinchè nessuno dei presenti si senta offeso.

      Vogliamo un battesimo, ma non frequentiamo la Chiesa. Una cerimonia di benvenuto è una buona alternativa?

      Il battesimo cristiano segna l’appartenenza del bambino alla comunità della Chiesa Cattolica, una cerimonia di benvenuto invece è un modo per celebrare e riconoscere la presenza del bambino all’interno della vostra famiglia e della vostra cerchia sociale.
      Una cerimonia di benvenuto non ha alcuna implicazione legale o religiosa, è un bel modo per festeggiare un evento importante.
      È un’occasione per riunire la famiglia e augurare al vostro piccolo il meglio per la vita, formalizzare le vostre promesse per il suo futuro e celebrare insieme ai vostri cari la gioia che provate per l’arrivo del bambino.
      Se volete festeggiare l’arrivo di un nuovo componente nella vostra famiglia ma non siete religiosi, allora la cerimonia di benvenuto fa al caso vostro.

      È possibile avere sia il battesimo religioso che una cerimonia di benvenuto al mondo?

      Nell’affrontare la scelta tra un battesimo e un benvenuto la famiglia si trova di fronte a due cerimonie speciali: ognuna con il suo significato unico e specifico. Cosa fare se si considera importante il significato religioso e spirituale del battesimo ma si desidera anche l’intimità e la personalizzazione di un benvenuto?
      Le cerimonie laiche non hanno legami con la religione e non entrano in contrasto con i dogmi ecclesiali.
      Le due cerimonie si concentrano su aspetti diversi dell’accoglienza e possono considerarsi complementari: se un battesimo cristiano si focalizza principalmente sugli aspetti religiosi, un benvenuto è incentrato sulla gioia di accogliere il nuovo nato e sulla condivisione della felicità con gli amici e la famiglia.
      Se desiderate entrambe le cerimonie, nulla vi vieta questa possibilità!

      Entrambe le cerimonie hanno un significato profondo e possono coesistere armoniosamente, contribuendo a creare ricordi preziosi per il tuo bambino e la tua famiglia.

       

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        Il rituale dell’accoglienza: cosa si fa durante una cerimonia di benvenuto

        Durante un benvenuto celebriamo l’arrivo di una nuova vita, è un momento carico di sogni e speranze che segna una trasformazione della vostra famiglia.

        Le possibilità per creare una cerimonia personale e significativa sono davvero tante, io mi occupo di aiutarvi a trovarle, organizzarle ed esprimerle.

        Se lo desiderate voi genitori avrete l’opportunità di leggere le vostre promesse o un brano che sentite rappresentativo, dediche ed interventi di persone care trasmetteranno sostegno e connessione.
        Scelta frequente e molto bella è quella di arricchire la cerimonia con un rito simbolico personalizzato, una serie di azioni coreografiche studiate appositamente per rappresentare visivamente l’unione della vostra famiglia.
        È possibile arricchire la vostra cerimonia con letture significative e brani musicali scelti con cura, queste scelte renderanno il rito ancor più personale e suggestivo.

        La scaletta tipica di un benvenuto

        Costruisco la cerimonia seguendo i vostri desideri, ogni parte può essere adattata e parlerà di voi, della vostra famiglia e del vostro bambino.

        Per aiutarvi ad immaginare una cerimonia di benvenuto vi lascio un esempio di quella che potrebbe essere la scaletta tipica di un benvenuto.

        • Introduzione: accoglienza e presentazione della cerimonia
        • Parole sulla nascita del bambino e sul significato che ha per la famiglia
        • Lettura di una dedica personale o di una poesia
        • Parole sulla genitorialità e sulla famiglia
        • Promesse dei genitori al bambino
        • Lettura di un’altra dedica o poesia
        • Importanza della comunità e del sostegno da parte della famiglia allargata
        • Nomina del padrino e/o della madrina
        • Promesse del padrino e/o della madrina
        • Rito simbolico
        • Conclusione: ringraziamenti e saluti

        Quanto dura un benvenuto?

        Data la flessibilità di questa cerimonia non esiste una risposta precisa a questa domanda.
        Personalmente cerco di stare entro i trenta minuti ma la durata può variare a seconda di quanti interventi, intervalli musicali e riti simbolici si desidera inserire.
        Se desiderate che vengano rispettati determinati vincoli orari posso preparare la cerimonia rispettando questa indicazione.

        e se al momento della cerimonia il mio bambino dorme o piange?

        Sono mamma e celebrante, so bene quanto sia importante rispettare le esigenze dei bambini!
        Se il vostro bambino è piccolo e all’orario stabilito per la cerimonia dorme o ha altre esigenze possiamo valutare di aspettare e soddisfare le sue necessità.
        È abbastanza normale che durante una cerimonia i bambini vogliano essere intrattenuti, coccolati o vogliano essere allattati o dormire. È importante tenere in considerazione le loro esigenze e poterle soddisfare senza però rischiare interruzioni e lunghi tempi morti.

        Da celebrante vi chiederò di programmare la cerimonia per un orario comodo al bambino, da mamma so che quel giorno sarà speciale e tutte le routines potrebbero alterarsi, per questo garantisco una buona flessibilità.

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          Dove e quando si può organizzare una cerimonia di benvenuto?

          Le cerimonie laiche offrono ampia libertà di personalizzazione: non essendoci vincoli legali o religiosi avete la possibilità di decidere ogni dettaglio basandovi sui vostri gusti e le vostre esigenze.

          È possibile organizzare una cerimonia di benvenuto ovunque, siate liberi di esprimere la vostra unicità e di creare un evento su misura per voi!

          Potete scegliere il luogo della cerimonia in base all’atmosfera che vi piacerebbe dare alla celebrazione, potete scegliere un luogo che sia in sintonia con i vostri valori e gusti personali.

          Luoghi magici per accogliere la vita: alcune idee per la scelta della location

          Se la vostra casa permette di ospitare le persone che volete con voi, è un’ottima soluzione.
          La casa è un luogo intimo e accogliente che custodisce storie, ricordi e sogni. Ospitare una cerimonia di benvenuto in casa è un omaggio alle radici familiari, è aprire le porte del cuore alle persone invitate.
          Partecipare ad un benvenuto celebrato nell’abitazione familiare rafforza i legami e lascia un ricordo che rimarrà per sempre nel cuore di chi partecipa.

          Se amate la natura e desiderate che sia la cornice del vostro evento possiamo organizzare questo tipo di cerimonia su una spiaggia, in un parco, su un sentiero di montagna, in un orto botanico, in un giardino decorativo.
          La luce del sole, la brezza e i profumi contribuiranno a creare un’atmosfera unica, in cui ci si sente parte della meravigliosa grandezza dell’universo.
          Celebrare un benvenuto nella natura è un omaggio alla nostra parte primordiale, è chiedere alla Terra di accogliere e proteggere il nostro bambino.
          Gli elementi naturali regalano alla celebrazione armonia ed equilibrio, offrirete ai vostri ospiti una bella sensazione di pace e serenità.

          Potreste scegliere un luogo rappresentativo dell’infanzia come una ludoteca, un parco giochi o un parco tematico.
          Sono luoghi di crescita in cui le giovani menti dei bambini si aprono ad un mondo di meraviglia e creatività. In questi spazi i bambini sperimentano, creano, si sfidano e si confrontano con il diverso.
          Celebrare un benvenuto in uno spazio dedicato ai più piccoli omaggia l’infanzia nel suo significato più puro, celebra questa fase di apprendimento e sviluppo onorandone la magia.

          Un edificio culturale o storico offre una cornice elegante ed importante al vostro evento.
          Sono generalmente palazzi d’epoca, custodi di radici e memorie di vite passate.
          Queste strutture di solito sono proprietà private oppure ospitano biblioteche o musei.
          Celebrando un benvenuto tra mura che hanno visto passare secoli di storia, creerete un ponte tra passato, presente e futuro. Il vostro benvenuto diventerà un tributo alla grandezza del genere umano.

          Location più tradizionali, come una sala ricevimenti o un agriturismo, sono senza dubbio la scelta più comoda.
          Queste strutture sono già organizzate per gestire gruppi di persone, sono facilmente accessibili e i servizi necessari come bagni, parcheggio, riscaldamento, sedute, personale qualificato sono già presenti.
          L’ambiente è curato ed esteticamente gradevole, tuttavia è possibile arricchire l’atmosfera con le decorazioni che preferite.
          Nelle strutture dedicate a ricevere è possibile organizzare un benvenuto in qualunque stagione, se il tempo lo permette potreste sfruttare lo spazio esterno.
          Sarebbe meglio che fossero disponibili due sale: una per la cerimonia ed, eventualmente, una per il banchetto di festeggiamento.
          Se scegliete uno spazio esterno è necessario prevedere anche un piano di emergenza da attuare in caso di pioggia o cattivo tempo.

          L’età migliore per la cerimonia: dai neonati ai bambini più grandi

          Possiamo svolgere questo tipo di celebrazione quando il bambino è molto piccolo o quando è un po’ più grande.

          In Italia siamo abituati a festeggiare la nuova vita a pochi mesi dal suo arrivo, in altre culture invece è piuttosto comune festeggiare la presenza del bambino all’interno della famiglia quando è già in grado di capire e ricordare l’importanza del momento e magari può esserne parte attiva.

          Ancora una volta non ci sono regole fisse: possiamo scegliere il momento che riteniamo più adatto.

          È piuttosto comune che i neogenitori vogliano organizzare l’accoglienza del piccolino a pochi mesi dalla nascita ma si trovano ad affrontare mesi in cui è necessario dare priorità alle esigenze del bambino, l’organizzazione di una cerimonia particolare come il benvenuto passa quindi in secondo piano.
          Quando poi la routine familiare si stabilizza il desiderio di festeggiare il bambino rimane ma si ha la sensazione che sia ormai troppo tardi, che la novità abbia perso freschezza.
          Se il vostro bambino è già grandicello e non avete avuto modo di celebrare la sua presenza nelle vostre vite non preoccupatevi: siete ancora in tempo e ne varrà sempre la pena! Insieme troveremo il pretesto perfetto per organizzare un benvenuto, a qualunque età.

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